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Filicudi

La penultima isola nella parte nordoccidentale dell’arcipelago rimane, insieme alla vicina Alicudi, uno dei luoghi più remoti e preservati del Tirreno. E’ aspra e rocciosa, con un profilo scabro e affascinante di coste alte e vertiginose, mosse da insenature, grotte, faraglioni e isolotti. I suoi versanti sono segnati da antiche colate laviche. Solo nella parte sudorientale il pendio si fa più dolce, con piccole valli e più agevoli approdi, ed è qui che da sempre sono sorti gli insediamenti umani: i ritrovamenti archeologici del capo Graziano ne attestano la continuità da circa quattro millenni. Anticamente Filicudi era chiamata Phoenicussa per le distese di felci che la ricoprivano; oggi le felci sono quasi scomparse e hanno ceduto spazio a una vegetazione mediterranea lussureggiante. L’isola è percorsa da antichi sentieri: il più suggestivo è quello che porta alla sommità, la Fossa delle Felci. Nel suo mare pescoso abbondano aragoste, cernie e ricciole. Le coste di Filicudi sono composte di roccia scura e rossastra e caratterizzate da grandi scogli tra i quali i più imponenti sono il Faraglione La Canna e lo Scolgio della Fortuna. Filicudi è molto famosa anche per le sue numerose grotte di cui la più suggestiva è senza dubbio la bellissima grotta del Bue Marino. L’isola è composta da circa 300 abitanti che vivono nei tre centri principali che sono Filicudi Porto, approdo di navi ed aliscafi, Pecorini a Mare e Valdichiesa, situato in collina. I tre paesi sono collegati da una strada asfaltata costruita di recente. L’economia dell’isola di Filicudi si basa su una semplice agricoltura (coltivazione di capperi e fichi) che viene realizzata sul territorio terrazzato, la pesca ed il turismo. Filicudi offre tranquillità, cucina genuina e possibilità di escursioni di notevole interesse tra cui il villaggio preistorico che risale all’età di Bronzo, situato sul Capo Graziano (penisola che si trova a sud-est di Filicudi).
Dopo la distruzione del villaggio Filicudi sembra rimanere deserta per molti secoli, ed è poi stata abitata di nuovo in età greca (Vi-V secolo a.C.). Sono stati ritrovati inoltre resti di abitazioni romane sul lato settentrionale del porto ed anche un insieme di tombe intaglaite nella roccia, di origine cristiano-bizantina. Tutti questi ritrovamenti mettono in luce l’eterogeneità storica e culturale dell’isola di Filicudi e delle origini estremamente antiche del suo territorio e della sua popolazione.

Giro dell’Isola di Filicudi

Facendo il giro dell’isola si possono ammirare le meraviglie naturali che caratterizzano Filicudi: ciste frastagliate, grotta bellissime tra cui la più famosa è quella del Bue Marino, faraglioni ed insenature molto suggestive. E’ possibile effettuare il giro dell’isola anche con piccoli gozzi che rendono il giro dell’isola ancora più caratteristico.
Grotta del Bue Marino - è senza dubbio la grotta più bella dell’isola di Filicudi. Si trova vicino a Punta Perciato e all’interno della grotta si possono ammirare giochi di luce nell’acqua e dei rumori particolarmente suggestivi. Questa grotta deve infatti il proprio nome ai rumori che il mare produce al suo interno: sembrano infatti dei muggiti di bue.
Il Faraglione La Canna
Poco lontano la grotta del Bue Marino, si trova il Faraglione La Canna (alto circa 85 metri), in un punto in cui vi sono delle acque particolarmente limpide e cristalline che creano un contrasto splendido da vedere. Questa zona è infatti molto amato dai subacquei per la pesca di pesce ed aragoste. Da qui si può ammirare la Punta di Zucco Grande con i suoi dieci strati di lava.
Scoglio della Fortuna - è un’altra delle mète via mare che non si possono perdere. Si tratta di un particolare scoglio che forma una conca al cui interno sono raccolti molti litri d’acqua che formano una piccola piscina naturale.
Altre destinazioni delle escursioni via mare sono gli isolotti dell’Elefante e di Montenassari, il cui profilo assomiglia alla schiena di un drago.

Escursioni subacquee

Grotta dei Gamberi
Si tratta di una delle più belle immersioni dell’isola (prof. 32 metri): all’interno della grotta vi sono numerosissimi gamberetti e pesci. La parete dove si trova la grotta termina sulla sabbia a circa 50 metri di profondità: da non perdere le insenature del canalone che si percorre per tornare iun superficie in quanto si possono incontrare grosse cernie.
La Secca dei Sei Metri - è un’altra immersione bellissima da effettuare a Filicudi. Si trova nella parte settentrionale dell’isola tra lo scolgio Gianfante e la Sciara. Appena sul luogo si può scorgere la macchia biancastra del acappello della secca che è costituita da uno splendido monolito cha da circa 40 metri risale improvvisamente a sei.

Escursioni via terra

Villaggio Presitorico di Capo Graziano
Per arrivare a Capo Graziano si utilizza un sentiero che parte da Pecorini: si potranno ammirare i resti si un villaggio preistorico dell’età del Bronzo. Il villaggio è probabilmente stato distrutto nel XIII secolo a.C.
Fossa delle Felci
Se volete ammirare un panorama mozzafiato sull’arcipelago, vale veramente la pena fare un’arrampicata sulla Fossa delle Felci, raggiungibile da Valle Chiesa tramite i sentieri che portano verso il monte.