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Salina

Il nome dell’isola proviene dalle saline che si trovavano un tempo sulla punta di Lingua, nell’area oggi occupata da un grande stagno salmastro.

Gli antichi, però, chiamavano l’isola Dymime (gemelli) per la sua fisionomia, caratterizzata da due grandi coni vulcanici: il monte dei Porri e il monte Fossa delle Felci. Salina, seconda delle Eolie per estensione, è stata formata da questi due grandi vulcani e da altri quattro, di cui restano solo poche tracce. Nell’isola non ci sono attività post-vulcaniche; le manifestazioni eruttive si sono concluse ben 13.000 anni fa, con l’esplosione del cratere di Pollara, che sprofondò nel mare lasciando uno spettacolare anfiteatro di roccia. Salina è la più verde delle Eolie: i suoi ripidi versanti, rigati dalle tracce di antiche colate laviche, sono interamente ricoperti di macchia e di coltivazioni. Molto diffusa è la vite, da cui si produce un’ottima Malvasia. Tutti i centri sono collegati tra loro tramite servizio di minibus anche a tarda sera. Salina ha avuto periodi di grande sviluppo in cui si avevano numerosi insediamenti e periodo di totale abbandono. Nel II secolo d.C. ad esempio fu un’isola molto popolata perché sull’isola di Lipari i vulcani erano in piena attività. Anche Salina ha una storia molto antica: vi sono resti di insediamenti dell’età di bronzo (Sciara Portella e Serra dei Cionfi). Nella zona di Serra dell’Acqua vi sono resti di insediamenti del IV – V secolo a.C. e altri che fanno supporre di un grosso nucleo sviluppatosi in età ellenistica e poi nell’età romana del IV secolo d.C. Successivamente Salina ha conosciuto periodi di abbandono quando si susseguirono numerose invasioni barbariche.
Giro dell’Isola di Salina
Il giro dell’isola è senza dubbio una delle escursioni che non si devono perdere tra quelle messe a disposizione a Salina. Infatti via mare è possibile ammirare molte pareti rocciose, zone della costa, spiagge e centri abitati con le tipiche abitazioni bianche del luogo. IL giro inizia da Santa Marina e prosegue verso nord.

Scolgio Cacato
Si può ammirare subito la natura vulcanica di Salina apprezzando la costa e gli scogli a picco sul mare. Come prima tappa del giro ci si trova allo Scoglio Cacato, una zona dove il mare è particolarmente trasparente e cristallino. Vi sono molti scogli in questa piccola baia, da cui si può notare la natura vulcanica di Salina. Proseguendo si incontrano altre zone rocciose: Capo Faro e Torricella, da cui si ammirano dei picci rocciosi sul mare particolarmente ripidi.
Si continua con il giro dell’isola fino ad arrivare a Punta Perciato, un suggestivo arco creato nella roccia vulcanica del promontorio splasmato nel tempo dal mare e dal vento.
Punta Perciato
Lasciandosi dietro la Punta Perciato si arriva al Faraglione di Pollara: Pollara è una delle due frazioni del comune di Malfa e si trova in una metà del cratere vulcanico su cui sorge; l’altra metà del cratere è letteralmente sprofondata in mare lasciando visibile un faraglione rivolto di fronte alla spiaggia di sabbia. Questa zona è molto ricca di grotte che possono essere visitate. Il giro dell’isola di Salina termina con l’arrivo a Rinella per poi rientrare a S. Marina.

Escursioni via terra

Vulcano di Salina
Sull’isola vi sono delle strade che collegano i tre comuni all’interno dell’isola: grazie a questa rete stradale si possono effettuare delle splendide passeggiate panoramiche ed itinerari immersi nella natura.
Laghetto Salato di Lingua
Appena a sud di S.Marina si trova il delizioso laghetto salato di Lingua: si tratta di un piccolo specchio d’acqua separato dal mare ra una sottile lingua di terra. Questo laghetto era utilizzato fino a qualche anno fa come salina (prima sull’isola ve ne erano numerose)
Monte Fossa delle Felci
Partendo da Lingua si può raggiungere Monte Fossa delle Felci, un antichissimo vulcano ora inattivo, dalla cui sommità si gode di un panorama mozzafiato su tutto l’arcipelago delle Isole Lipari. Si arriva in cima passando da sentieri immersi nella natura composta di castagni, felci e pioppi (macchia mediterranea).
Pollara Da S. Marina e dirigendosi verso settentrione, di segue la strada sulla costa e si arriva fino alla graziosa Malfa. Dopo questa frazione la strada si divide in due: la prima porta verso il bellissimo paesino Pollara dove si trova la spiaggia più bella di Salina.
Santuario Madonna del Terzito Valdichiesa è una frazione che si trova in un punto molto bello dell’isola vicino alla riserva naturale del Monte dei Porri. In questa frazione si trova il Santuario della Madonna del Terzito del XVII secolo. C’è una tradizone che dice che un contadino avrebbe sentito il suono di una campanella e che lo abbia seguito fino a trovare un’antica tela raffigurante la Madonna: lì è sorto il Santuario.

Escursioni subacquee
A Salina vi sono delle zone molto belle e rinomate che sono mèta ogni anno di molti appassioanti di subacquea. Tra queste vi sono la Secca di Pollara e la Secca del Capo. Facendo immersione nella Secca di Pollara ci si trova all’interno di un cratere (la parte crollata): si tratta di una zona ricca di spugne gialle e di bellissime pareti rocciose molto ricche di murene e di gronchi.
La Secca del Capo è una zona rocciosa caratterizzata da fondali con profondità di circa un centinaio di metri. Il fondale è caratterizzato da grandi rocce ed è molto ricco di pesci di tana e di dimensioni particolarmente grandi.