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Stromboli

La più settentrionale delle Eolie, e la più lontana dalle coste siciliane, è anche la più spettacolare per la sua intensa attività vulcanica. Nella terrazza craterica ci sono tre bocche eruttive che espellono massi incandescenti e lapilli infuocati. Un’attività moderata, affermano i vulcanologi, non rischiosa per gli abitanti, perchè il magma fluisce direttamente in mare lungo il ripido pendio della Sciara del Fuoco. L’ascensione al vulcano è un’esperienza indimenticabile: in circa tre ore si arriva nei pressi del cratere sommitale e si trascorre la notte al riparo di bassi muretti, in compagnia di boati, esplosioni di fuoco, lapilli e cenere. Anche per chi resta ai piedi del vulcano, nei centri abitati di Ficogrande e San Vincenzo a nordest, o di Ginostra a ovest, il vulcano è una presenza potente e imprescindibile, che scandisce i giorni e le notti con i suoi cupi rimbombi. Le coste dell’isola di Stromboli sono molto ripide e dirupate e vi sono pochissime spiagge. Il nome dell’isola di Stromboli deriva dal termine Strongyle che significa “tondo, rotondo”: era nota fin dall’antichità l’attività del vulcano presente sull’isola e secondo la leggenda, qui vi era la reggia del dio Eolo (“la bronzea su alte colonne”) ed il colore di alcuni punti dell’isola fanno venire in mente le immagini descritte dal poeta Omero. Stromboli anticamente era una colonia dell’isola Lipari i cui abitanti vi andavano solo per il periodo della semina e della raccolta. Intorno al XVI secolo a.C. sull’isola vi fu il primo centro abitato molto vicino alla sede attuale della Chiesa di San Vincenzo. Stromboli poi fu successivamente molto importante come scalo per le imbarcazioni che attraversavano il Mar Tirreno fino all’avvento delle navi a vapore: da questo periodo in poi, l’isola cominciò ad essere sempre meno frequentata. Agli inizi del XX secolo gli abitanti di Stromboli ammontavano a circa 5000, oggi, a causa del fenomeno dell’immigrazione, sono arrivati a circa 500. L’isola di Stromboli è tornata dopo molto tempo sotto i riflettori nel 1949 quando Roberto Rossellini vi girò il suo film “Stromboli” tra i cui attori vi era Ingrid Bergmann che ebbe con lui un’intensa storia d’amore. Nella loro casa situata in via Vittorio Emanuele, vi è una targa che testimonia la loro intensa unione.
Nella leggenda, Stromboli fu sempre guardata con timore, come tutte le isole vulcaniche ritenute intoccabili perchè sacre. La natura vulcanica ha segnato il suo destino di isola abitata ma non troppo. Tuttavia Stromboli venne abitata fino dall’età del bronzo. Nel 1975, è stata scoperta una necropoli greca con tombe della fine del IV e dei primi decenni del III sec. a.C. Durante gli anni ‘30 la popolazione era di 5000 abitanti; l’attività economica era basata essenzialmente sull’agricoltura e il suo porto era meta di sosta delle navi mercantili che attraversavano il Tirreno.
Oggi l’antica Strongyle, ovvero “la rotonda”, pur essendo piuttosto refrattaria al turismo nel senso classico del termine, attira ogni anno migliaia di visitatori che effettuano l’escursione, soprattutto in notturna, a poche centinaia di metri dalla bocca eruttiva; lo spettacolo naturale delle ceneri bollenti, delle scorie fiammeggianti alte decine di metri e dei lapilli incandescenti che ricadono in modo pirotecnico ad intervalli di alcuni minuti, rischiarando le tenebre con sinistre lingue di fuoco, incute brividi e terrore anche dal mare.
Il calo demografico dell’isola si ebbe nel 1930, quando una fortissima eruzione e uno spaventoso maremoto convinsero moltissimi isolani ad emigrare. Negli anni’50 cominciò a svilupparsi l’attività turistica e molte delle case in stile eoliano, abbandonate ai tempi dell’eruzione del ‘30, una volta ristrutturate sono diventate meta di vacanze. A meno di un miglio a nord est di Ficogrande, si erge, come un castello abitato da streghe, lo scoglio di Strombolicchio, nato da una delle più antiche manifestazioni vulcaniche delle Eolie 360.000 anni fa, oggi sede di un grande faro marino, alimentato ad energia solare, raggiungibile con oltre 200 scalini.

Giro dell’Isola
Il giro dell’isola di Stromboli ha inizio partendo dalla spiaggia di Scari caratterizzata da ciottoli, dalla barca si può vedere la bellissima spiaggia di finissima sabbia nera di Ficogrande. Questa due spiagge hanno avuto un’importanza particolare in quanto ospitavano i velieri che attraversavano il Mar Tirreno.
Scoglio dello Strombolicchio
Seguendo il giro dell’isola in barca, circa un miglio dopo la spiaggia di Ficogrande, si trova lo scoglio dello Strombolicchio. Questo scoglio è il risultato di una delle eruzioni vulcaniche più antiche delle Eolie: si è stimato che risalga ad un’eruzione avvenuta 360.000 anni fa. Lo scoglio dello Strombolicchio è oggi sede di un faro marino raggiungibile tramite 200 scalini ed alimentato con pannelli solari.
Sciara del Fuoco
Terminando con la barca, la zona settentrionale dell’isola, appare la Sciara del Fuoco, la famosa conca nera dove per secoli, si sono riversate le spettacolari colate laviche del vulcano. Di notte da qui si può assistere all’attività dello Stromboli: le colate di lava assomigliano a cascate di fuoco e creano uno stacco molto suggestivo con l’oscurità circostante.
Ginostra Porto Pertuso
Procedendo con il giro dell’isola, si arriva nel lato sud-ovest di Stromboli dove si trova Ginostra: questa frazione ha il porto più piccolo del mondo che si chiama Porto Pertuso, è raggiungibile solo via mare tramite questo porticciolo. A Ginostra vivono solo 50 persone, ci si sposta a piedi e, come nell’antichità, gli oggetti sono trasportati dai muli (scecchi). Una volta arrivati a Ginostra tramite degli scalini, si arriva alla chiesa di San Vincenzo da cui si gode di uno splendido panorama. Quando ilvulcano erutta, gli abitanti di Ginostra vengono fatti evacuare perché vicinissimi alla Sciara di Fuoco.

Escursioni via terra a Stromboli
Chiesa di San Vincenzo
Un’escursione molto bella da fare è una visita nell’entroterra dell’isola di Stromboli. Si parte generalmente dal molo di Scari e si attraversano le stradine di San Bartolo, patrono di Stromboli. Facendo una passeggiata , oppure utilizzando le caratteristiche moto ape (i taxi dell’isola) si possono visitare S.Vincenzo (cone la sua bellissima chiesa) e Piscità.
Scalata al cratere dello Stromboli
Una delle escursioni più belle di tutte le Isole Eolie è la scalata al cratere dello Stromboli. E’ un’escursione consigliata solo a persone allenate ed è opportuna essere accompagnati da una guida locale. L’arrivo al cratere richiede circa 3-4 ore di caminata e si arriva ad una quota di circa 900 metri sul livello del mare.

Escursioni subacquee a Stromboli
La Sciara di Fuoco
Da questa imponente parete di roccia nera si arriva in un abisso molto profondo caratterizzato da sabbia nera puntando verso la Fossa del Tirreno (profonda oltre 3000 metri).
La Dorsale della Sciara
Questa dorsale spunta fuori dal mare per circa 100 metri in posizione perpendicolare rispetto alla Sciara. Seguendo la dorsale si notano due picchi: uno di 35 metri e l’altro di 25. La dorsale poggia sul fondale di Stromboli e scende molto rapidamente. Ad un certo punto il fondale risale repentinamente fino a 25 metri: guardando in basso si può ammirare un abisso nerissimo e vicino le rocce intorno vi sono spesso le stelle pentagono (una specie di solito molto rara).
La Secca di Scirocco
Nella parte meridionale dello Strombolicchio si trova la Secca di Scirocco, caratterizzata da un fonadale profondo al più 60 metri. Questa roccia imponente è circondata da tantissimi massi ricchissimi di molte varietà di pesce: quasi tutte le rocce di questo fondale sono ricoperte di spettacolari gorgonie rosse.